Alla conferenza annuale Microsoft Build 2024 di Seattle, il colosso di Redmond ha lanciato un messaggio chiaro: il futuro dell’informatica è guidato dagli agenti di intelligenza artificiale, software intelligenti in grado di compiere azioni autonome per conto degli utenti. Dalla gestione delle email alla scrittura di codice, dalla pianificazione di riunioni alla redazione di documenti, Microsoft immagina un ecosistema digitale in cui gli AI agents semplificheranno radicalmente il lavoro e la produttività.
Secondo il vicepresidente esecutivo Scott Guthrie, l’azienda si sta muovendo verso un “web agentico aperto”, dove gli agenti AI non solo interagiscono con gli utenti, ma anche tra loro, per coordinare flussi di lavoro complessi. “Assistiamo a una transizione netta: dai prototipi ai sistemi in grado di creare un vero impatto aziendale”, ha dichiarato a Yahoo Finance.
AI ovunque: dagli agenti Windows al GitHub Copilot
Tra le novità presentate durante l’evento, spiccano:
- Microsoft 365 Agents Toolkit, per costruire agenti personalizzati integrati in Office.
- GitHub Copilot, già noto agli sviluppatori, ora sempre più potente nel suggerire e generare codice.
- Integrazione nativa con Windows, che permetterà agli agenti AI di interagire direttamente con applicazioni e funzioni del sistema operativo.
Ma il vero punto di svolta è rappresentato da Copilot Studio, piattaforma low-code che permette a chiunque – anche senza competenze di programmazione – di creare agenti AI su misura, capaci di operare autonomamente o in gruppo, grazie al supporto per sistemi multi-agente.
Una rete di agenti intelligenti al servizio delle imprese
Microsoft prevede che entro il 2028 saranno attivi oltre 1,3 miliardi di agenti AI, molti dei quali sviluppati da aziende e startup tramite Copilot Studio, già adottato da più di 230.000 organizzazioni in tutto il mondo.
Un esempio concreto arriva da ODP Corporation (Office Depot), il cui CTO Carl Brisco ha spiegato come l’azienda stia implementando agenti per migliorare l’assistenza clienti: “Gli agenti ci dicono quando contattare un cliente, sulla base dei dati di acquisto e delle tendenze. È come se costruissero l’agenda quotidiana del team commerciale”.
In pratica, l’AI non si limita più a fornire suggerimenti: sta diventando un assistente decisionale operativo, capace di agire in tempo reale per supportare processi aziendali dinamici.
Investimenti massicci e sfide infrastrutturali
Microsoft non nasconde l’ambizione di dominare la nuova era dell’intelligenza artificiale. Secondo quanto dichiarato, l’azienda ha messo sul piatto oltre 80 miliardi di dollari per espandere i data center AI, migliorare l’infrastruttura cloud e potenziare i modelli linguistici avanzati nei suoi prodotti chiave.
Il risultato? Durante l’ultima trimestrale, la società ha attribuito 16 punti percentuali della crescita di Azure proprio all’integrazione delle soluzioni AI, segno che gli investimenti stanno dando frutti concreti. Tuttavia, la domanda supera ancora la capacità dell’infrastruttura, e Microsoft prevede che le limitazioni di accesso persisteranno anche oltre il prossimo trimestre.
Il futuro è ora: l’era degli agenti AI è cominciata
Con il concetto di AI agent-centric computing, Microsoft cambia le regole del gioco. Secondo il noto analista tecnologico Ben Thompson di Stratechery, “gli agenti rappresentano una naturale evoluzione dell’interfaccia uomo-macchina: non clicchiamo più sulle app, chiediamo agli agenti di farlo per noi”.
In un mondo sempre più automatizzato e interconnesso, l’azienda guidata da Satya Nadella punta a diventare l’infrastruttura portante della trasformazione digitale globale, facendo leva su un ecosistema integrato di strumenti AI e su un’esperienza utente potenziata e proattiva.
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