La nausea da VR ha un nome scientifico… ed è legata al tuo orecchio interno

Utente VR che mostra sintomi di nausea e vertigini

Se hai mai provato un visore per la realtà virtuale (VR) e ti sei sentito improvvisamente nauseato, stordito o con la testa che gira, sappi che non sei solo. Questo fastidio è comune e ha anche un nome scientifico: cinetosi da realtà virtuale, conosciuta anche come “VR sickness” o “motion sickness da VR”. Ma perché succede? La risposta si trova nel nostro corpo, in particolare in una struttura molto delicata: l’orecchio interno.

Utente VR che mostra sintomi di nausea e vertigini

Cos’è la nausea da VR?

La nausea da realtà virtuale è un tipo di disagio fisico che alcune persone sperimentano quando utilizzano dispositivi di VR. I sintomi più comuni includono:

  • Nausea
  • Mal di testa
  • Vertigini
  • Confusione mentale (“brain fog”)
  • Sudorazione fredda
  • Fatica visiva

Questa condizione è molto simile alla classica cinetosi (come il mal d’auto o mal di mare), ma è indotta senza alcun movimento fisico reale, il che la rende ancora più curiosa dal punto di vista medico.


Il nome scientifico: cinetosi visiva-indotta

Il termine tecnico più usato per descrivere la nausea da VR è “visually induced motion sickness” (VIMS), ovvero cinetosi indotta visivamente. A volte viene anche definita semplicemente cinetosi da simulatore, perché inizialmente fu osservata nei simulatori di volo e guida.


L’orecchio interno: il centro dell’equilibrio

Per capire perché la VR può farci sentire male, dobbiamo guardare al funzionamento del nostro sistema vestibolare, che ha sede nell’orecchio interno.

Cos’è il sistema vestibolare?

È un sistema biologico complesso responsabile del nostro senso dell’equilibrio e della percezione del movimento. È composto da:

  • I canali semicircolari, che rilevano la rotazione della testa
  • L’utricolo e il sacculo, che rilevano accelerazioni lineari e la posizione della testa rispetto alla gravità

Queste strutture lavorano in sinergia con gli occhi e il sistema nervoso centrale per mantenerci in equilibrio.


Il conflitto sensoriale: la causa della nausea

Quando indossiamo un visore VR, il nostro cervello riceve segnali visivi che indicano movimento (per esempio, camminiamo, corriamo, saltiamo nel gioco), ma l’orecchio interno non percepisce nessun movimento reale.

Questo conflitto tra la percezione visiva e vestibolare è ciò che genera la sensazione di malessere. Il cervello, confuso dai segnali contrastanti, interpreta la situazione come potenzialmente tossica, attivando i sintomi della nausea – un meccanismo evolutivo legato alla protezione da avvelenamenti.


Chi è più a rischio?

Non tutti reagiscono allo stesso modo alla VR. Alcuni fattori che aumentano la probabilità di soffrire di VR sickness sono:

  • Età e sesso: le donne sembrano essere più sensibili, così come i bambini
  • Esperienza: i nuovi utenti di VR tendono a soffrirne di più
  • Sensibilità individuale alla cinetosi
  • Problemi vestibolari preesistenti
  • Tipo di contenuto VR: i giochi con molti movimenti rapidi, rotazioni o frame rate basso peggiorano i sintomi

Come ridurre o prevenire la nausea da VR

1. Prendi pause frequenti

Evita sessioni lunghe. Anche solo 10-15 minuti alla volta possono aiutare il cervello ad abituarsi gradualmente.

2. Inizia con esperienze statiche

Preferisci contenuti VR meno movimentati (esplorazioni statiche, giochi puzzle, ecc.) per iniziare.

3. Mantieni un frame rate elevato

Un visore che funziona a 90 Hz o più riduce notevolmente il rischio di nausea, grazie a una maggiore fluidità visiva.

4. Stai in posizione seduta

Restare seduti durante l’uso può ridurre il conflitto sensoriale.

5. Usa la ventilazione

Un ambiente fresco e ben ventilato aiuta a minimizzare i sintomi.

6. Evita l’alcol e i pasti pesanti prima della VR

Digestione e nausea non vanno d’accordo con la realtà virtuale.


Il futuro: la VR diventerà più “digeribile”?

La buona notizia è che la tecnologia sta migliorando. I produttori di hardware e software VR stanno lavorando su:

  • Algoritmi per ridurre il ritardo (latency) tra il movimento reale e quello percepito
  • Sistemi di tracciamento oculare e predizione del movimento
  • Interfacce che usano anche feedback tattili o fisici, riducendo la discrepanza sensoriale

Inoltre, alcune persone si “adattano” alla VR nel tempo: l’uso costante e graduale può desensibilizzare il sistema vestibolare, riducendo i sintomi nel lungo periodo.


Conclusioni

La nausea da VR è un effetto collaterale reale e riconosciuto scientificamente, causato da un conflitto tra il sistema visivo e l’orecchio interno. Mentre non tutti ne soffrono, è un fenomeno abbastanza comune, soprattutto tra i nuovi utenti di visori.

Conoscere le cause e applicare alcune semplici strategie può aiutarti a vivere esperienze virtuali più confortevoli e coinvolgenti. E man mano che la tecnologia evolve, possiamo aspettarci una VR sempre più accessibile anche per chi oggi fa fatica a “digerirla”.


FAQ sulla nausea da realtà virtuale

La nausea da VR può causare danni permanenti?

No, i sintomi sono temporanei. Tuttavia, un’esposizione prolungata può causare malessere per diverse ore.

È possibile abituarsi alla VR?

Sì, molte persone si abituano gradualmente. Questo processo si chiama “acclimatazione sensoriale”.

Esistono farmaci per prevenirla?

In teoria sì – alcuni assumono farmaci contro la cinetosi (come meclizina o zenzero), ma non sono consigliati per uso regolare senza consulto medico.

By Mario Lattice

Appassionato e sempre entusiasta della tecnologia e di poterla usare. Amo scrivere per raccontare le ultime novità tecnologiche.

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