Nessun aumento di prezzo nascosto, ma una riorganizzazione dell’offerta. Microsoft ha ufficialmente smentito le voci circolate nei giorni scorsi su un presunto rincaro dei dispositivi Surface. Come spiegato da Nancie Gaskill, General Manager del gruppo Surface, l’azienda non ha modificato i prezzi di listino, ma ha rimosso i modelli base del Surface Pro da 13 pollici e del Surface Laptop da 13,8 pollici dal proprio store online.
Questa mossa ha sollevato dubbi tra utenti ed esperti, alimentati da un primo report pubblicato da XDA Developers, che aveva notato una variazione nei prezzi di partenza sul sito ufficiale di Microsoft. In realtà, come chiarito dall’azienda, i modelli visualizzati erano semplicemente versioni con specifiche tecniche più avanzate, e non un segnale di rincaro.
I modelli base restano disponibili… ma altrove
Per chi cerca ancora i modelli base dei Surface, Microsoft suggerisce di rivolgersi ai rivenditori partner. Infatti, su store come Amazon e Best Buy questi dispositivi sono ancora reperibili — e in alcuni casi addirittura scontati a 800 dollari, un prezzo inferiore rispetto ai $999 iniziali.
Tuttavia, non è chiaro se questi modelli siano ancora in produzione, oppure se Microsoft stia semplicemente esaurendo le scorte per concentrare le vendite sui modelli di fascia superiore. Questo spostamento potrebbe rientrare in una strategia più ampia dell’azienda per spingere dispositivi più performanti (e redditizi).
Prezzi invariati per i Surface, ma aumenti per accessori e Xbox
Se i dispositivi Surface non hanno subito rincari diretti, non si può dire lo stesso per gli accessori. Microsoft ha aumentato il prezzo dell’alimentatore da 65W, che passa da 90 a 120 dollari, mentre la versione da 127W è salita da 125 a ben 175 dollari. Un cambiamento che potrebbe spingere molti utenti a considerare soluzioni alternative come quelle offerte da Anker, ben recensite da siti come The Verge nella loro guida ai migliori caricabatterie.
Anche il settore gaming ha visto lievitare i prezzi: Xbox Series S e X hanno subito aumenti rispettivamente di 80 e 100 dollari, confermando un trend più ampio di adeguamento ai costi globali e inflazione.
Strategia commerciale o transizione di gamma?
Microsoft sembra quindi muoversi verso una semplificazione dell’offerta, eliminando i modelli entry-level dai propri canali diretti per concentrare l’attenzione su prodotti a margine più elevato. Una scelta che rispecchia l’evoluzione del mercato hardware premium, dove aziende come Apple e Dell hanno da tempo adottato strategie simili.
