L’Online Safety Act del Regno Unito, una legge pensata per proteggere i minori online imponendo la verifica dell’età, sta sollevando un acceso dibattito. L’obiettivo dichiarato di salvaguardare i bambini da contenuti inappropriati è condivisibile, ma l’implementazione si sta rivelando complessa e ricca di insidie, mettendo a rischio la privacy e la libertà di espressione di tutti gli utenti.

Le sfide e i problemi dell’implementazione
L’autorità di regolamentazione britannica, Ofcom, ha delineato diverse opzioni per la verifica dell’età, tra cui la stima facciale, il controllo tramite carta di credito o documenti d’identità e i portafogli digitali. Tuttavia, l’applicazione di queste misure ha già mostrato gravi falle. Piattaforme come Reddit e Discord sono state aggirate con semplici screenshot di videogiochi, mentre i download di VPN sono in forte aumento per eludere i blocchi geografici.
Inoltre, il sistema ha portato a conseguenze inaspettate: Reddit ha bloccato l’accesso a subreddit contenenti notizie da Gaza e Ucraina, e persino a comunità di supporto per problemi come il fumo o l’alcolismo, richiedendo una verifica d’età. Come sottolineato dalla giornalista Taylor Lorenz, questo ha limitato l’accesso a “subreddit che forniscono un supporto essenziale alla comunità degli utenti, compresi i minori, come r/sexualassault”. Le aziende, nel frattempo, si affrettano a implementare soluzioni, con Spotify che scansiona i volti e YouTube che usa l’intelligenza artificiale per stimare l’età, senza che vi sia un metodo chiaro e trasparente per ricorrere in caso di errore.
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La minaccia per la privacy e il futuro di Internet
La legge, pur partendo da buone intenzioni, rischia di creare un precedente pericoloso. La Electronic Frontier Foundation (EFF) ha dichiarato che “non esiste un metodo efficace di verifica dell’età” e che leggi come l’Online Safety Act rappresentano una “minaccia per la privacy degli utenti, limitano la libertà di espressione e espongono gli utenti a discriminazioni algoritmiche”.
Questa tendenza non è isolata. Negli Stati Uniti, la Corte Suprema ha recentemente confermato una legge simile in Texas e molti altri stati stanno seguendo l’esempio. Si profila all’orizzonte un Internet in cui la rivelazione dell’identità potrebbe diventare un prerequisito per l’accesso a qualsiasi servizio, trasformando radicalmente il modo in cui interagiamo online.
Conclusione
La verifica dell’età online è un tema complesso che richiede un equilibrio tra la sicurezza dei minori e la protezione dei diritti individuali. Le soluzioni attuali sembrano più invasive che efficaci, e l’implementazione frettolosa di queste leggi rischia di creare un web meno libero e privato per tutti.
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