La Realtà Virtuale (VR) non è più un concetto futuristico nella sanità italiana, ma una realtà operativa che sta ridefinendo la cura e la formazione medica. Dalla gestione del dolore alla riabilitazione neurologica, il potenziale della VR in medicina si sta concretizzando in diversi ambiti, con benefici tangibili per pazienti e professionisti.

Applicazioni Pratiche della VR in Italia
1. Formazione Chirurgica e Medica Avanzata
L’Italia, come il resto del mondo, sta integrando la VR per affinare le competenze dei medici senza rischi diretti sui pazienti.
- Simulazioni Immersive per Chirurghi: Piattaforme VR permettono ai chirurghi di esercitarsi su modelli anatomici virtuali tridimensionali (3D) dettagliatissimi, ripetendo procedure complesse come la chirurgia pediatrica o la rianimazione neonatale. Centri come il Centro di Simulazione del Policlinico di Milano utilizzano queste tecnologie per garantire che medici e infermieri raggiungano livelli di preparazione superiori con una significativa riduzione del margine di errore in sala operatoria. Uno studio citato dalla Harvard Business Review ha mostrato come i chirurghi formati con la VR abbiano avuto un aumento del 230% delle prestazioni complessive rispetto ai colleghi formati in modo tradizionale.
- Anatomia Interattiva: Gli studenti di medicina possono esplorare il corpo umano in 3D, ottenendo una comprensione spaziale più intuitiva, superando i limiti dei modelli cartacei o dei cadaveri.
2. Terapia del Dolore e Gestione dell’Ansia
Questa è forse l’applicazione più diffusa e immediatamente efficace, sfruttata anche in molti ospedali italiani.
- Distrazione Cognitiva: La VR agisce come una potente “terapia della distrazione”, immergendo il paziente in mondi virtuali rilassanti e coinvolgenti. Questo devia l’attenzione dagli stimoli dolorosi.
- Pediatria e Procedure Invasive: L’uso è particolarmente efficace in pediatria: i bambini, distratti dai visori VR, spesso non si accorgono delle punture, delle iniezioni o delle flebo. Questo aiuta a prevenire l’ansia e la paura legate alle procedure mediche, come dimostrato anche in ambito dentistico.
- Dolore Cronico e Ustioni: Negli adulti, l’utilizzo della VR affiancato ai farmaci ha dimostrato di ridurre il forte dolore percepito durante le medicazioni di ferite estese, come quelle da ustioni, e si è rivelata utile anche per patologie come la fibromialgia.
3. Riabilitazione Motoria e Neurocognitiva
La VR stimola il recupero di funzioni compromesse attraverso l’interazione e il gamification.
- Recupero Neurologico: In pazienti con esiti di ictus, traumi o malattie neurodegenerative, la VR viene utilizzata per il recupero di funzioni motorie, l’allenamento di memoria e attenzione, e il miglioramento di equilibrio e coordinazione.
- Sistemi Non-Immersivi in Italia: Un esempio italiano è il Virtual Reality Rehabilitation System (VRRS, Khymeia srl, Padova), un sistema di Realtà Virtuale non-immersiva che registra il movimento del paziente e lo proietta in scenari virtuali su un ampio schermo, rendendo la riabilitazione più interattiva e motivante.
- Supporto agli Anziani: In alcune RSA in Trentino, gli ospiti utilizzano la VR per visite virtuali al Parco Naturale Adamello Brenta, un’iniziativa che si inserisce nel percorso riabilitativo per allenare le funzioni cognitive e migliorare la socializzazione.
4. Psichiatria e Trattamento delle Fobie
La VR offre un ambiente controllato e sicuro per l’esposizione terapeutica.
- Esposizione Graduale: Nel trattamento di disturbi come fobie specifiche (paura di volare, aracnofobia), ansia sociale e disturbo post-traumatico da stress (PTSD), gli ambienti virtuali consentono l’esposizione graduale e controllata allo stimolo ansiogeno (desensibilizzazione sistematica). Il paziente rivive l’esperienza in modo vivido ma in un contesto protetto, facilitando l’associazione di risposte antagoniste all’ansia, come il rilassamento.
Il Parere di un Esperto
“A mio avviso,” afferma un esperto in neuroscienze, “delle tecnologie e dell’avanzamento tecnologico non bisogna mai aver paura. Certo, bisogna attrezzarsi per poterle governare”. L’innovazione digitale in medicina, per quanto complessa, ha il potenziale per alleggerire il carico del personale sanitario e offrire percorsi di cura più personalizzati ed efficaci, a patto che sia gestita con saggezza.
Domande Frequenti sulla Realtà Virtuale in Medicina
Cosa si intende per terapia della distrazione in VR?
La terapia della distrazione in VR sfrutta l’immersione del paziente in un ambiente virtuale per deviare completamente la sua attenzione dal dolore o dall’ansia legata a una procedura medica. Invece di concentrarsi sul disagio, il paziente è occupato a interagire con il mondo virtuale. Questo riduce la percezione del dolore, dimostrandosi un valido strumento non farmacologico, specialmente in pediatria o durante medicazioni dolorose come quelle per le ustioni.
In che modo la VR supporta la formazione dei chirurghi?
La VR permette ai chirurghi, anche in Italia, di simulare interventi complessi su modelli anatomici 3D realistici e interattivi, senza alcun rischio per un paziente reale. Possono esercitarsi ripetutamente in un ambiente sicuro, affinando la precisione e la tecnica. Questo colma il divario tra teoria e pratica, accelerando la curva di apprendimento e, secondo alcuni studi, portando a prestazioni chirurgiche migliori e più veloci in sala operatoria.
Quali sono i principali ambiti di applicazione della VR nella riabilitazione?
Nella riabilitazione, la VR è impiegata per favorire il recupero di funzioni motorie e cognitive compromesse da ictus o malattie neurologiche. Attraverso percorsi virtuali interattivi, aiuta i pazienti a migliorare l’equilibrio, la coordinazione e l’attenzione, stimolando il movimento in modo divertente e motivante. Esempi pratici includono la teleriabilitazione e l’uso di sistemi non-immersivi che tracciano e proiettano i movimenti su uno schermo.
La Realtà Virtuale è già una pratica standard negli ospedali italiani?
Sebbene la realtà virtuale in medicina non sia ancora uno standard onnipresente in ogni reparto, la sua adozione è in rapida crescita. Molti centri di eccellenza e IRCCS (Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico) utilizzano già la VR per la formazione chirurgica e la riabilitazione neurologica. La terapia del dolore con la distrazione VR sta diventando una prassi consolidata, in particolare nelle cliniche pediatriche e per la gestione dell’ansia da procedura.
Il video Realtà virtuale in clinica e neuroscienze offre una prospettiva sul futuro della VR in ambito clinico e di ricerca neuroscientifica in Italia.