Mario Lattice Il mondo della tecnologia è in fermento, e tutti gli occhi sono puntati sull’imminente evento annuale di Apple. Tuttavia, le aspettative degli investitori riguardo a un’importante svolta nell’intelligenza artificiale (AI) per il gigante di Cupertino sembrano tingersi di pessimismo. Secondo quanto riportato dal Financial Times, l’aggiornamento dell’assistente vocale Siri starebbe affrontando una “dura battaglia”.
Le Difficoltà di Apple con gli LLM e Siri
Apple ha sempre puntato a sviluppare i propri modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM), la tecnologia alla base delle risposte sofisticate degli assistenti AI conversazionali. Siri, presente in centinaia di milioni di dispositivi Apple, è al centro di questo sforzo. Tuttavia, ex dipendenti hanno rivelato al Financial Times che l’integrazione di queste nuove tecnologie sta generando bug e complessità che rivali come OpenAI non hanno riscontrato nello sviluppo dei loro assistenti AI generativi.
Un ex dirigente ha descritto il processo come un tentativo di “scalare la collina” anziché ricostruire da zero, un approccio che, a quanto pare, ha causato diversi intoppi. Questo contrasta con la velocità e la fluidità con cui altre aziende hanno implementato l’AI generativa. Per approfondimenti sul funzionamento degli LLM e sul loro impatto, si può consultare la documentazione di riferimento di OpenAI o articoli specialistici del MIT Technology Review.
Apple Intelligence e le Pressioni del Mercato
Gli aggiornamenti di Siri sono una componente cruciale di Apple Intelligence, una suite di funzionalità AI presentata alla Worldwide Developer Conference (WWDC) dello scorso anno, con l’obiettivo di stimolare le vendite di hardware. Tuttavia, il rapporto del Financial Times giunge a seguito di un’analisi del Wall Street Journal che ha evidenziato una serie di problemi per Apple, tra cui un calo del 20% del prezzo delle azioni, la peggiore performance degli ultimi 15 anni.
Gli esperti del settore si aspettano che la prossima WWDC mostri chiaramente quanto Apple sia in ritardo rispetto a concorrenti come Microsoft e Google, che hanno già messo in evidenza progressi significativi nel campo dell’intelligenza artificiale durante i loro eventi per sviluppatori. Craig Moffett di MoffettNathanson, una stimata società di ricerca, ha commentato che “Apple sarà molto più cauta nel promettere troppo e si asterrà dal mostrare funzionalità che non sono ancora pronte per il grande pubblico.”
Non Solo AI: Le Sfide di Apple su Più Fronti
La corsa all’AI non è l’unica preoccupazione per Apple. L’azienda sta affrontando anche:
- Dazi e produzione estera: Le minacce di dazi e le pressioni politiche, in particolare dall’ex presidente Donald Trump, per modificare la sua strategia di produzione all’estero, adottata da decenni, mettono a rischio i margini di profitto sull’hardware.
- Esame legale della divisione servizi: La redditizia divisione servizi di Apple, che vanta margini di profitto lordi del 74%, è sotto stretta osservazione legale. Le indagini riguardano sia le commissioni dell’App Store sia i pagamenti ricevuti da Google per mantenere quest’ultimo come motore di ricerca predefinito sui dispositivi Apple. Per approfondimenti sulle normative antitrust e l’impatto sul settore tecnologico, si possono consultare i rapporti della Commissione Europea o del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti.
In un contesto in cui i rivali accelerano e le sfide si moltiplicano su più fronti, l’evento annuale di Apple sarà un banco di prova cruciale per dimostrare la sua capacità di innovare e mantenere la sua posizione di leader nel panorama tecnologico globale.
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