Un nome curioso, quasi un gioco, che nasconde una tecnologia potentissima. Si chiama Nano Banana, ed è il soprannome del nuovo modello di intelligenza artificiale di Google che ha portato oltre 10 milioni di nuovi utenti a provare l’app Gemini, segnando un successo inaspettato e fulmineo. Un vero e proprio boom che sta cambiando le regole dell’editing di immagini.

La tecnologia che mantiene le promesse
Nano Banana, il cui nome ufficiale è Gemini 2.5 Flash Image, si è distinto per una capacità a lungo desiderata dagli utenti: la coerenza. Quante volte, modificando una foto con l’AI, il volto di una persona o i dettagli di un oggetto cambiavano completamente? Questo modello risolve il problema in modo brillante, riuscendo a mantenere l’identità e le caratteristiche di un soggetto attraverso modifiche multiple e complesse.
Il successo di questa tecnologia è certificato dai numeri. Nella classifica di LMArena, un benchmark indipendente che mette a confronto i modelli di AI, Nano Banana ha conquistato il primo posto nella categoria “Image Editing” con un punteggio di 1362, staccando il secondo classificato di quasi 200 punti. Questa superiorità tecnica si traduce in funzionalità concrete per l’utente, come:
- Modifica multi-turno: puoi “conversare” con l’AI, chiedendo cambiamenti progressivi (“ora rendi i capelli blu”, “adesso aggiungi uno sfondo marino”) senza che l’immagine perda la sua coerenza iniziale.
- Fusione di stili e immagini: è possibile caricare più foto per combinarle in una nuova scena o per trasferire lo stile da un’immagine all’altra.
- Coerenza del personaggio: puoi inserire lo stesso soggetto, mantenendone le fattezze, in contesti e stili completamente diversi.
Un successo da 10 milioni di nuovi utenti
L’impatto sul pubblico è stato immediato. Secondo quanto dichiarato da Josh Woodward, a capo di Google Gemini, in solo una settimana dal lancio sono state modificate oltre 200 milioni di immagini. Ma il dato più significativo è un altro: “oltre 10 milioni di utenti di Nano Banana sono nuovi all’app Gemini”.
Questo significa che la curiosità e l’efficacia di questo strumento hanno spinto un’enorme fetta di pubblico a scaricare e provare per la prima volta l’applicazione di intelligenza artificiale di Google. Un’adozione di massa che ha proiettato Gemini ai vertici delle classifiche degli app store: al secondo posto nella categoria Produttività dell’App Store e tra le prime quindici app gratuite più scaricate sul Play Store. Un’ondata di interesse che non si vedeva da tempo, alimentata da un nome simpatico e da risultati sorprendenti.
Il progetto si integra inoltre con l’ecosistema Google. In Google Foto, ad esempio, sta arrivando Veo 3 per la conversione di foto in video, una tecnologia che promette clip di qualità ancora più elevata, sfruttando la potenza dei nuovi modelli.
Nano Banana dimostra come una tecnologia avanzata, se resa accessibile e divertente, possa conquistare il grande pubblico. L’editing di immagini tramite intelligenza artificiale è uscito dalla sua nicchia per diventare un fenomeno di massa.
Se vuoi sperimentare le potenzialità di questo modello, puoi provarlo direttamente nell’app Gemini. Per gli sviluppatori interessati a integrarlo nei propri progetti, Google ha reso disponibili le API tramite Google AI Studio.
Per approfondire:
- Il post ufficiale di Google sulle nuove capacità di editing
- La classifica di LMArena per l’Image Editing

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