Microsoft ha finalmente rotto gli indugi sul gaming per i PC basati su architettura ARM. Con un recente aggiornamento, l’azienda non solo risolve un fastidioso limite dell’app Xbox, ma promette un futuro molto più roseo per chi sceglie dispositivi innovativi come quelli dotati di chip Snapdragon X.
Da Streaming a Download: Cosa Cambia Davvero
Fino a pochi giorni fa, l’esperienza per un utente con un PC Windows on ARM era a dir poco frustrante. Dall’app Xbox ufficiale era possibile accedere ai giochi solo tramite lo streaming di Xbox Cloud Gaming. Una limitazione bizzarra, considerando che molte piattaforme di terze parti come Steam permettevano già di scaricare e tentare di eseguire i giochi in locale.
Con l’aggiornamento del 15 agosto, Microsoft ha rimosso questo blocco. Ora, anche sui dispositivi ARM, è possibile scaricare i titoli del catalogo PC direttamente sul proprio dispositivo, esattamente come avviene sui PC tradizionali con processori x86. Questo passo, apparentemente piccolo, rappresenta un’ammissione importante: molti giochi possono già funzionare egregiamente tramite emulazione, e nascondere il pulsante “Installa” non aveva più senso.
La Vera Sfida: Emulazione e Sistemi Anti-Cheat
Il vero banco di prova per il futuro del gaming su ARM non è tanto il download, quanto la compatibilità e le performance. In una nota ufficiale, l’azienda ha confermato che i team di Windows e Xbox stanno “lavorando a stretto contatto per garantire la compatibilità” e che nei prossimi mesi arriveranno nuove funzionalità per migliorare l’esperienza di gioco.
Il problema principale risiede in due aree critiche:
- Emulazione: Sebbene il nuovo emulatore Prism di Windows 11 24H2 sia un enorme passo avanti, alcuni giochi presentano ancora glitch grafici o cali di prestazione. La soluzione definitiva sarebbe la compilazione nativa dei giochi per ARM, ma richiede tempo e la volontà degli sviluppatori.
- Sistemi Anti-Cheat: È questo il vero tallone d’Achille. Molti dei più popolari software anti-cheat non sono compilati per ARM e non funzionano sotto emulazione. Il risultato? Titoli popolarissimi come Fortnite, Halo Infinite e League of Legends sono, di fatto, ingiocabili.
Risolvere questa incompatibilità a livello di sistema operativo aprirebbe le porte a un catalogo di giochi vastissimo, rendendo i PC ARM delle vere e proprie macchine da gioco.
Conclusione: Un Passo Necessario Verso il Futuro
La decisione di Microsoft è un segnale forte e positivo. Con l’arrivo sul mercato di chip sempre più potenti come i Qualcomm Snapdragon X e le voci insistenti su un possibile ingresso di NVIDIA nel settore ARM per PC, creare un ecosistema di gioco solido non è più un’opzione, ma una necessità. Il percorso è ancora lungo, ma la direzione intrapresa è finalmente quella giusta.
Per approfondire l’argomento, ti consigliamo di consultare:
- Il blog ufficiale di Xbox Wire per gli annunci diretti.
- Le analisi tecniche di Windows Central sulla piattaforma Windows on ARM.
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