Le vecchie musicassette, per anni considerate anticaglie ingombranti, stanno vivendo una seconda giovinezza. Complice un ritorno di fiamma per l’analogico, questi piccoli oggetti rettangolari sono diventati tesori per collezionisti, raggiungendo in alcuni casi quotazioni da capogiro. Prima di buttare quella scatola impolverata, potresti voler dare un’occhiata più da vicino.

Quali sono le cassette che valgono oro?
Non tutte le cassette sono uguali. A fare la differenza sono la rarità, l’artista e la storia che si nasconde dietro a quel nastro. Le più ricercate sono spesso edizioni limitate, demo autoprodotte prima che una band diventasse famosa o album ritirati dal mercato poco dopo l’uscita. Questi veri e propri “santi graal” del collezionismo possono raggiungere cifre impensabili.
Un esempio emblematico è la demo su cassetta degli Xero, la band che sarebbe poi diventata celebre con il nome di Linkin Park. Un esemplare del 1997 è stato venduto sulla piattaforma Discogs per la cifra record di 4.500 dollari. Allo stesso modo, una rarissima cassetta promozionale del “The Black Album” di Prince, ritirato dal mercato nel 1987 per volere dell’artista stesso, è stata battuta all’asta per oltre 4.600 dollari, come riportato dalla casa d’aste RR Auction.
Anche il panorama italiano ha le sue perle. Le prime edizioni di album iconici possono valere una piccola fortuna. Secondo diverse guide di settore, la prima stampa di “Fetus” di Franco Battiato può superare i 1.000 euro, così come alcune edizioni degli esordi di Vasco Rossi o “Tutti morimmo a stento” di Fabrizio De André, che possono raggiungere e superare gli 800 euro a seconda delle condizioni.
Come riconoscere un piccolo tesoro
Il valore di una musicassetta è un mix di diversi fattori. Il primo, e più importante, è la condizione. Una cassetta sigillata, ancora nel suo cellophane originale (in gergo “sealed”), ha un valore esponenzialmente più alto di una usata. Anche lo stato della copertina (inlay) e della custodia di plastica è fondamentale: devono essere intatte, senza crepe o angoli rovinati.
Altri elementi chiave sono:
- La tiratura: Meno copie esistono, più il valore sale. Le demo, le edizioni promozionali (destinate a radio e addetti ai lavori) e le edizioni speciali sono le più ambite.
- L’artista: Nomi di culto o artisti che hanno segnato un’epoca hanno ovviamente un mercato più vasto.
- L’edizione: Le prime stampe sono quasi sempre le più preziose. Controlla i codici a barre, i loghi delle case discografiche e i dettagli di stampa per identificarle.
Quel nastro che ascoltavi in auto o nel tuo Walkman potrebbe essere molto più di un semplice ricordo. Il mercato del collezionismo analogico è in piena espansione e regala continue sorprese. Vale la pena dedicare un po’ di tempo a riscoprire le proprie collezioni, magari con l’aiuto di piattaforme specializzate.
Per approfondire e valutare le tue cassette, puoi consultare siti autorevoli come:
- Discogs: Il più grande database e marketplace online di musica, indispensabile per catalogare e stimare il valore di dischi e cassette.
- Mercatini di collezionismo e negozi di dischi specializzati: Luoghi fisici dove confrontarsi con esperti e appassionati.

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