Sei un utente Linux e vuoi navigare con Google Chrome? Perfetto. Lascia perdere i software center e le interfacce grafiche. C’è un modo più rapido, efficiente e, diciamocelo, più “da smanettone” per farlo: il terminale. Installare i tuoi programmi preferiti da riga di comando non solo ti fa risparmiare tempo, ma ti dà anche un controllo maggiore sul tuo sistema.
Molti pensano che il terminale sia uno strumento ostico, riservato solo agli esperti. Niente di più sbagliato. Con i comandi giusti, l’installazione di Chrome diventa un gioco da ragazzi, indipendentemente dalla tua distribuzione Linux. Che tu stia usando Ubuntu, Debian, Fedora o CentOS, questa guida ti mostrerà passo dopo passo come avere il browser di Google pronto all’uso in pochi minuti.
Basta chiacchiere, mettiamoci al lavoro.
Perché Scegliere il Terminale?
Prima di addentrarci nei comandi, facciamo un passo indietro. Perché dovresti preferire il terminale all’installazione grafica?
- Velocità: Copiare e incollare un paio di comandi è infinitamente più veloce che navigare tra i menu di un’app store.
- Controllo: Hai la piena visibilità su cosa viene scaricato e installato sul tuo sistema.
- Automazione: Se devi configurare più macchine, puoi creare uno script per automatizzare l’intero processo.
- Efficienza: Il terminale consuma meno risorse rispetto a un’interfaccia grafica.
Insomma, usare la riga di comando è una di quelle abilità che, una volta acquisite, ti semplificano la vita.
Alt text consigliato: Terminale Linux aperto su un desktop con icone di sistema.
Installazione su Distribuzioni Debian-based (Ubuntu, Mint, etc.)
Se utilizzi una distribuzione basata su Debian come Ubuntu, Linux Mint o Pop!_OS, il processo è incredibilmente lineare. Sfrutteremo wget
per scaricare il pacchetto .deb
ufficiale e apt
per gestire l’installazione e le dipendenze.
Apri il terminale (solitamente con Ctrl+Alt+T
) e segui questi passaggi.
1. Scarica il Pacchetto di Google Chrome
Per prima cosa, dobbiamo scaricare il file di installazione .deb
direttamente dai server di Google. Usiamo il comando wget
per questo. Se per qualche motivo wget
non fosse installato, puoi aggiungerlo con sudo apt install wget
.
Bash
wget https://dl.google.com/linux/direct/google-chrome-stable_current_amd64.deb
Questo comando scaricherà l’ultima versione stabile di Chrome per sistemi a 64 bit nella tua cartella Home.
2. Installa il Pacchetto
Ora che abbiamo il file, usiamo apt
per installarlo. apt
è fantastico perché gestirà automaticamente tutte le dipendenze necessarie, ovvero quei pacchetti software aggiuntivi di cui Chrome ha bisogno per funzionare correttamente.
Bash
sudo apt install ./google-chrome-stable_current_amd64.deb
Ti verrà chiesta la password di amministratore. Digitala (non vedrai i caratteri, è normale) e premi Invio. Il terminale inizierà il processo di installazione.
3. Finito!
Sì, è tutto qui. Una volta terminato il processo, puoi cercare “Chrome” nel menu delle tue applicazioni e avviarlo. Per pulizia, puoi eliminare il file di installazione che abbiamo scaricato.
Bash
rm google-chrome-stable_current_amd64.deb
Installazione su Distribuzioni RPM-based (Fedora, CentOS, RHEL)
Se il tuo cuore batte per distribuzioni come Fedora, CentOS o Red Hat Enterprise Linux (RHEL), la procedura è molto simile, ma useremo comandi leggermente diversi. In questo caso, lavoreremo con i pacchetti .rpm
.
1. Abilita il Repository di Google
Il modo più pulito per installare Chrome su queste distribuzioni è aggiungere prima il repository ufficiale di Google. In questo modo, il browser non solo si installerà correttamente, ma riceverà anche gli aggiornamenti futuri tramite il gestore di pacchetti di sistema (dnf
o yum
).
Per farlo, useremo l’utility dnf
(su versioni più recenti di Fedora e CentOS) o yum
(su versioni più datate).
Crea e apri un nuovo file di repository con un editor di testo da terminale come nano
:
Bash
sudo nano /etc/yum.repos.d/google-chrome.repo
Incolla al suo interno il seguente testo:
Ini, TOML
[google-chrome]
name=google-chrome
baseurl=http://dl.google.com/linux/chrome/rpm/stable/x86_64
enabled=1
gpgcheck=1
gpgkey=https://dl.google.com/linux/linux_signing_key.pub
Salva il file e chiudi l’editor (in nano
, si fa con Ctrl+X
, poi Y
e Invio).
2. Installa Google Chrome
Ora che il sistema sa dove trovare i pacchetti di Chrome, l’installazione è un singolo comando.
Per Fedora e versioni recenti di CentOS/RHEL:
Bash
sudo dnf install google-chrome-stable
Per versioni più vecchie di CentOS/RHEL:
Bash
sudo yum install google-chrome-stable
Il gestore di pacchetti scaricherà e installerà l’ultima versione stabile, risolvendo in automatico ogni dipendenza.
3. Avvia Chrome
Anche in questo caso, una volta completata l’operazione, troverai Google Chrome nel menu delle applicazioni, pronto per essere utilizzato.
E Dopo l’Installazione?
Congratulazioni, hai installato Chrome sul tuo sistema Linux usando solo la potenza del terminale. Ora puoi sincronizzare il tuo account Google, installare le tue estensioni preferite e navigare sul web.
Un grande vantaggio dell’aver usato il repository ufficiale (specialmente nel metodo per Fedora/CentOS) è che Chrome verrà aggiornato automaticamente insieme al resto del tuo sistema ogni volta che eseguirai un aggiornamento generale (es. sudo apt update && sudo apt upgrade
o sudo dnf upgrade
).
Link di riferimento:
- Pagina di download ufficiale di Google Chrome per Linux
- Guida all’installazione di software su Ubuntu da riga di comando
- Documentazione ufficiale del gestore di pacchetti DNF di Fedora
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