Da immagini mute a video parlanti: l’era di Veo 3 è iniziata
Il 20 maggio 2025, durante il Google I/O, è stato annunciato Veo 3, il modello di generazione video più avanzato mai sviluppato da Google DeepMind. Per la prima volta, una intelligenza artificiale è in grado non solo di creare immagini in movimento, ma anche di generare un audio realistico: parlato, effetti sonori ambientali e perfino musica, tutto perfettamente sincronizzato.
Una rivoluzione che segna la fine dell’“era del video muto”, dominata fino a oggi da tool come Sora (OpenAI) e Pika, che richiedevano interventi esterni per l’audio.
“È come passare dal cinema muto al sonoro in un solo prompt,” ha dichiarato Demis Hassabis, CEO di Google DeepMind.
Come funziona Veo 3? Comprensione contestuale e audio reattivo
A differenza dei precedenti modelli, Veo 3 interpreta i contenuti visivi a livello semantico e sensoriale. Non si limita a generare un’immagine: capisce cosa sta succedendo nella scena e produce l’audio più coerente in risposta.
Per esempio:
- Se c’è un’auto in movimento, genera il rumore del motore
- Se compare una pioggia leggera, riproduce lo scroscio sull’asfalto
- Se un personaggio parla, crea una voce naturale e sincronizzata
Il tutto attraverso una pipeline AI multi-modale, evoluzione delle ricerche precedenti pubblicate su Nature Machine Intelligence (2024), dove DeepMind aveva mostrato un primo prototipo di sistema video-to-audio.
Dati di addestramento: da dove impara Veo?
Google non ha rilasciato dettagli ufficiali, ma diversi analisti ipotizzano che YouTube sia la principale fonte di dati per l’addestramento. La piattaforma, di proprietà di Alphabet, offre un’enorme quantità di contenuti audio-visivi che Veo 3 potrebbe aver utilizzato per apprendere:
- Dinamiche visive e sonore
- Timbriche vocali e registrazioni ambientali
- Ritmi narrativi e sincronie di dialogo
“Veo 3 potrebbe rappresentare la prima AI a comprendere veramente la grammatica del video,” scrive MIT Technology Review.
Dall’arte al gaming: i primi video virali creati con Veo 3
Dopo l’annuncio, sono apparsi online i primi video generati da utenti e artisti:
- Un marinaio anziano che narra storie dell’oceano su una nave: il vento, le onde e la voce graffiata sono tutti generati da zero.
- Un falso gameplay di Minecraft, realistico ma con micro-dettagli incoerenti (come la legna che si trasforma in pane).
- Clip ispirate a Fortnite, dove solo l’assenza di HUD rivela l’origine artificiale.
La qualità è tale da ingannare lo spettatore medio, tanto che i primi a individuare gli errori sono stati esperti di gaming, secondo Polygon.
Flow e l’ecosistema AI Ultra: uno studio cinematografico nel cloud
Veo 3 non arriva da solo. Fa parte di Google Flow, una suite creativa che integra anche:
- Imagen per la generazione visiva
- Gemini 2.5 Pro per la scrittura e il design narrativo
- Deep Think Mode per la coerenza narrativa tra scene
Tutto questo è incluso nel pacchetto Google AI Ultra, disponibile a $249,99/mese. Una soluzione rivolta a registi, artisti e aziende, come il progetto Electric Pink di Henry Daubrez o Dear Stranger di Junie Lau, entrambi sviluppati con Veo 3.
Preoccupazioni: tra disinformazione, copyright e occupazione
La potenza di Veo 3 solleva questioni etiche e sociali non trascurabili:
- Disinformazione visiva: chiunque può generare un video realistico di eventi mai accaduti.
- Perdita di posti di lavoro: secondo l’Animation Guild, oltre 100.000 professionisti nel cinema e nella TV potrebbero essere sostituiti da AI entro il 2026.
- Diritto d’autore e proprietà creativa: molti si chiedono se i contenuti generati da modelli come Veo 3 violino il copyright dei dati usati nell’addestramento.
Le contromisure di Google: tracciabilità e sicurezza
Per evitare abusi, Google ha integrato in Veo 3 una serie di misure di sicurezza avanzate:
- SynthID: filigrana digitale invisibile per tracciare l’origine dei contenuti
- SynthID Detector: tool gratuito per verificare se un video è stato creato da AI
- Filtri etici integrati: Veo 3 si rifiuta di generare contenuti fuorvianti, violenti o manipolatori
Queste iniziative rappresentano un tentativo di bilanciare innovazione e responsabilità sociale, come richiesto anche dal World Economic Forum nei suoi principi sull’uso responsabile dell’AI.
FAQ – Domande frequenti
Cos’è Veo 3?
È il modello AI di Google capace di generare video completi con audio, parlato e suoni ambientali sincronizzati, a partire da un semplice prompt testuale.
Quanto costa usarlo?
Veo 3 è disponibile tramite l’abbonamento Google AI Ultra, al prezzo di 249,99 dollari al mese.
I video sono distinguibili da quelli reali?
Solo marginalmente. Sono presenti errori minimi (es. fisica non coerente, suoni leggermente artificiali), ma per lo spettatore medio sono praticamente indistinguibili.
Conclusione: un nuovo linguaggio visivo, nato dall’intelligenza artificiale
Con Veo 3, Google ridefinisce il confine tra realtà e creazione artificiale. Non si tratta solo di uno strumento per video generativi, ma di un linguaggio nuovo, in cui visione e suono emergono contemporaneamente da un’idea, in pochi secondi.
È una tecnologia straordinaria, ma anche una responsabilità immensa. Il futuro della narrazione audiovisiva non è più limitato dalla tecnica — ma dovrà sempre più fare i conti con l’etica, la verità e la consapevolezza di chi guarda.
Appassionato e sempre entusiasta della tecnologia e di poterla usare. Amo scrivere per raccontare le ultime novità tecnologiche.