Lanciato con grande attesa e un prezzo da capogiro, l’Apple Vision Pro si sta rivelando una delusione per molti dei suoi primi acquirenti. A distanza di alcuni mesi dal debutto sul mercato, emergono testimonianze di pentimento e frustrazione da parte di utenti che avevano riposto alte aspettative nel visore di realtà mista della casa di Cupertino.
Secondo un recente report del Wall Street Journal (ripreso da MacRumors), molti possessori del Vision Pro si stanno rendendo conto che l’esperienza offerta dal dispositivo non giustifica l’enorme investimento economico, soprattutto alla luce di limiti tecnici e di comfort.
Un prezzo alto, prestazioni limitate
Con un prezzo di partenza di 3.499 dollari, l’Apple Vision Pro si posiziona come uno dei visori più costosi sul mercato, ma questo non ha impedito un’accoglienza tiepida da parte dei consumatori. Le stime indicano meno di 500.000 unità spedite fino ad oggi — ben lontano dalle performance attese per un prodotto Apple.
Una delle criticità più ricorrenti riguarda il peso del dispositivo, che si aggira tra i 600 e i 650 grammi. Un valore sensibilmente più alto rispetto ai principali concorrenti, come il Meta Quest 3, e che rende difficile un uso prolungato. Molti utenti riportano affaticamento e fastidio già dopo un’ora di utilizzo, compromettendo l’esperienza immersiva.
Ecosistema visionOS ancora acerbo
Un altro punto debole evidenziato dagli utenti è la limitata disponibilità di app compatibili con il sistema operativo visionOS. Secondo Tovia Goldstein, una giovane professionista di New York intervistata dal WSJ, “la visualizzazione dei contenuti è deludente, anche per chi ha acquistato il visore con entusiasmo”. Il caricamento lento dell’App Store e i tempi d’attesa per l’avvio dopo il collegamento della batteria esterna aggravano ulteriormente la frustrazione.
Come osservato anche dall’analista Ming-Chi Kuo (TF International Securities), il prezzo elevato non è l’unico problema. In un report pubblicato nel 2023, Kuo aveva previsto che la scarsa varietà di casi d’uso e la carenza di app avrebbero aumentato il tasso di restituzione del prodotto.
Valore di rivendita in caduta libera
A complicare ulteriormente le cose è il crollo del valore di rivendita dell’Apple Vision Pro. A differenza di altri dispositivi del brand — notoriamente resistenti alla svalutazione — il visore sta già mostrando segnali di deprezzamento marcato. Anthony Racaniello, produttore di contenuti multimediali di Philadelphia, ha raccontato al WSJ di aver venduto il suo Vision Pro per soli 1.900 dollari, con una perdita del 46% sul prezzo d’acquisto. “Non mi manca affatto”, ha commentato.
Il futuro del Vision Pro è in bilico?
Nonostante Apple abbia già rilasciato aggiornamenti per migliorare l’esperienza utente e potenziato alcune funzionalità tramite il sistema visionOS, le prime impressioni negative rischiano di influenzare anche il lancio di una versione più economica, attesa entro il 2025. Come spesso accade con i prodotti di prima generazione, potrebbero essere necessarie una o due revisioni per raggiungere una reale maturità commerciale.
Conclusioni
Il caso dell’Apple Vision Pro dimostra che nemmeno un marchio forte come Apple può prescindere da un ecosistema software ricco e da un’esperienza utente solida. Il prezzo premium deve essere giustificato da prestazioni all’altezza, comfort duraturo e usabilità quotidiana. In assenza di questi elementi, anche i fan più affezionati iniziano a dubitare del valore reale del prodotto.
Fonti autorevoli:
- Wall Street Journal
- MacRumors
- TF International Securities – Ming-Chi Kuo
- Apple Official Site – Vision Pro
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